lunedì 8 aprile 2019

Forrest Gump, la storia d'America degli anni 60 e 70


Tra i film più famosi e citati di sempre, Forrest Gump racconta la storia dell’omonimo protagonista, che seppur non viene apertamente qualificato come soggetto affetto da un disturbo di spettro autistico, è certamente dipinto come un uomo che presenta alcuni comportamenti assimilabili a tali patologie. Ma quest’uomo indimenticabile, dall’indole mite, dimostra al mondo di non essere limitato dai suoi problemi, anzi, è capace di gesta davvero straordinarie.
Certe volte le nostre capacità e risorse, non corrispondono sempre a ciò che la società ci chiede, ma possono definire opportunità. Questi sono i pensieri che muovono le fantasie e la volontà di Forrest.
Sua madre lo stima e crede nelle sue potenzialità, fin da quando è bambino, tanto da essere disposta a qualsiasi sacrificio per lui, senza perdere mai la speranza. Forrest percepisce la realtà a modo suo, e, nonostante ciò, prende seriamente gli avvenimenti che la vita gli offre, affrontandoli con un grosso margine di successo.
Corre, corre, corre per scappare dalla derisione e riscattarsi; riesce ad essere vincente semplicemente essendo ed accettandosi per la persona che è.
Il film ha vinto sei Premi Oscar, tra cui Miglior Film, Migliore Regia e Migliore Attore. Il protagonista, interpretato da Tom Hanks, con la sua espressione inconfondibile, è diventato un fenomeno di costume, un evento cinematografico impressionante.
Uscito nelle sale statunitetensi il 6 luglio 1994 e il 6 ottobre 1994 nelle sale cinematografiche italiane il cult di Robert Zemeckis ha segnato inevitabilmente la storia del cinema.
Il trailer originale recita che «il mondo non sarà più lo stesso, dopo averlo visto attraverso gli occhi di Forrest Gump». Attraversare la storia in maniera genuina con una sensibilità tutta propria: è questa dote è la migliore che Forrest possiede.

Non lo so… Se abbiamo ognuno il suo destino o se siamo tutti trasportati in giro per caso come da una brezza… Ma io credo, può darsi le due cose. Forse le due cose capitano allo stesso momento…

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