L’erba cattiva (Mauvaises herbes) è un film francese Netflix diretto da Kheiron ed interpretato da Catherine Deneuve, Kheiron e André Dussollier.
Wael (Kheiron) vive di piccole truffe
con la madre adottiva e complice Monique (Catherine Deneuve). Quando
Wael e Monique imbrogliano l’uomo sbagliato, Victor (André Dussollier),
vecchia conoscenza di Monique ora a capo di un’organizzazione di
supporto per adolescenti problematici, non hanno altra scelta che
diventare segretaria e educatore ad interim per riscattarsi.
Wael, di fronte a sei ragazzini
intenzionati a rovinare tutti i suoi sforzi, abbandona i panni di
truffatore per vestire quelli di educatore di sei giovani: Shana,
Fabrice, Karim, Ludo, Nadia e Jimmy. La sua storia personale e il suo
ingegno diventano la chiave per guadagnarsi la loro fiducia e il loro
rispetto. Da questo incontro tra erbe cattive nascerà un vero miracolo e
Wael si renderà conto che anche a lui viene data un’opportunità per
guarire il suo passato e trovare il suo posto nella società.
Kheiron, regista, sceneggiatore e attore principale, si è ispirato nuovamente alla sua vita per il suo secondo film L’erba cattiva,
che segue due temporalità ben distinte: l’una mentre è solo un bambino
orfano e in fuga durante la rivoluzione islamica in Iran, l’altra mentre
vive a Parigi, ormai adulto. Infatti le prime scene del film ci
mostrano un paese in uno stato di guerra, tra gente che fugge e cade
sotto i proiettili dei soldati, che uccidono tutto ciò che si
muove. Nessuna parola, nessun suono, nessun sopravvissuto se un bambino
piccolo nascosto sotto un letto.
Ma il film segue principalmente la vita
di Wael da adulto. Wael è un truffatore, vive con la madre adottiva
Monique nella periferia di Parigi, luogo in cui si depositano e crescono
generalmente le cosiddette erbacce cattive della società. L’erba cattiva mostra
l’incontro e la convivenza forzata di Wael con sei ragazzi esclusi dal
sistema scolastico, ragazzini emarginati dalla società a cui dovrà
badare e fare da educatore.
L’erba cattiva è basato su
dialoghi intelligentemente strutturati e mai moralistici, la cui
narrazione dà un posto privilegiato a questa gioventù accattivante e
dotata. Piuttosto che stigmatizzare la violenza delle città, il film
di Kheiron preferisce sottolineare la vitalità dei suoi personaggi e la
loro energia per andare avanti, la loro redenzione, rendendo questa
storia un inno alla vita e alla speranza.
Nei titoli di testa il film cita Victor Hugo: “Non vi sono né cattive erbe né cattivi uomini: vi sono soltanto cattivi coltivatori“,
una citazione perfettamente in linea con il senso del film, che riesce a
bilanciare perfettamente le proprie tematiche, l’inclusione e
l’istruzione, con il carattere irriverente e divertente del film. L’erba cattiva è una produzione Netflix davvero stupefacente, una commedia intensa e imperdibile (da cinematographe.it).
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