venerdì 25 ottobre 2013

La coscienza sei tu





La coscienza è il luogo interiore della verità su noi stessi.


Per chi ha fede troviamo un’autorevole descrizione della coscienza in un testo del Concilio Vaticano II: "La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo, dove egli si trova solo con Dio, la cui voce risuona nell’intimità propria. Tramite la coscienza, si fa conoscere in modo mirabile quella legge che trova il suo compimento nell’amore di Dio e del prossimo" (Gaudium et spes, 16).

Nessuno può sostituire la mia coscienza. Nessuno può vivere e decidere per me. Tuttavia la coscienza non va abbandonata a se stessa. Proprio perché essa è chiamata a riconoscere la verità, non a piegarla ai propri interessi, ha bisogno di lasciarsi guidare per il credente dalla parola di Dio.


martedì 22 ottobre 2013

Lezione di vita

La testimonianza di NICK VUJICIC

I love living life.
AMO VIVERE LA VITA. 
UN RAGAZZO NATO SENZA GAMBE E BRACCIA INSEGNA A VIVERE LA VITA IMPARANDO A RIALZARSI DOPO OGNI CADUTA. 

Il discorso di Malala all'Onu

Parole di grande effetto di una ragazza coraggiosa che ribadisce con determinazione i diritti alla libertà e alla scuola.




La penna è più forte delle spade. 

La voce delle donne spaventa chi ha paura del cambiamento e dell'uguaglianza.

La pace è necessaria per l'istruzione. 

Siamo stanchi delle guerre...L'istruzione prima di tutto....






lunedì 21 ottobre 2013

Lettera di un figlio a tutti i genitori del mondo

Non datemi tutto quello che vi chiedo.
A volte chiedo solo per riscontrare quanto posso prendere.
Non sgridatemi: vi rispetto meno quando lo fate ed insegnate a gridare anche a me.
Non vorrei imparare a farlo.
Mantenete le promesse, belle o brutte. Se promettete 
un premio, datemelo, e comportatevi così anche con le punizioni.
Non mi paragonate mai a nessuno, specialmente a mio fratello o sorella;
se mi fate apparire migliore o peggiore di altri sarò io a soffrire.
Non cambiate parere così spesso su ciò che devo fare;
siate determinati a mantenere la vostra decisione.
Permettetemi di crescere fidandovi delle mie capacità.
Se voi fate tutto al posto mio io non potrò imparare mai.
Non dite bugie in mia presenza e non mi piace che voi mi chiediate di dirle al vostro posto, neanche per darvi una mano. 
Questo mi fa sentire male e perdere la fiducia in tutto ciò che mi dite.
Quando sbagliate ammettetelo.
Questo aumenterà la mia stima per voi, mi insegnerete così ad ammettere i miei sbagli.
Trattatemi con la stessa affabilità e spontaneità che avete verso i vostri amici; 
essere parenti non vuol dire essere amici.
Non mi chiedete di fare una cosa che invece voi non fate, anche se non lo dite;
non farò mai ciò che voi dite, ma non fate.
Quando voglio condividere una mia preoccupazione con voi, non ditemi:”Non abbiamo tempo per stupidaggini” oppure: “Cose da ragazzi”;
Cercate di capirmi e di aiutarmi.
Vogliatemi bene e ditemelo. 
A me piace sentirmelo dire, anche se voi credete che non sia necessario dirmelo.
Abbracciatemi, ho bisogno di sentire il vostro amore, la vostra compagnia e la vostra amicizia in ogni momento.


domenica 20 ottobre 2013

Il mondo che vorrei

La canzone di Laura Pausini in uno splendido video.

Il mondo che vorrei 
Avrebbe mille mani 
E mille braccia per i bimbi del domani, 
Che coi loro occhi chiedono di più 
Salvali anche tu...


Heal The World

Un grande pezzo di Michael Jackson che ci ricorda il nostro impegno per un mondo migliore.

Salva il mondo, rendilo un posto migliore 
per te e per me e per l'intera razza umana 
Ci sono persone che muoiono 
se ti ci tieni abbastanza a vivere 
crea un posto migliore per te e per me 





giovedì 17 ottobre 2013

BASTA CON LE SLOT

La campagna  "basta con le slot" promossa dalle Iene (Italia1) coinvolge sette sindaci delle città più rappresentative d'Italia.
E' uno spot che mette in evidenza come questa una piaga sta distruggendo tanti giovani e tante famiglie.
Ogni giorno sorgono, nelle nostre città, nuove sale gioco..
Riprendiamoci le nostre città!!!



La storia di Malala

Ne abbiamo parlato in classe.
Malala è la ragazza pakistana che lotta per la libertà delle bambine e il diritto all'istruzione.




La storia di Malala Yousafzai è quella di tante ragazzine pachistane vittime dell’integralismo islamico dei talebani. In un giorno qualunque, mentre andava a scuola con le sue compagne viene fermata da un giovane con una folta barba e una pistola in mano. Viene colpita da un proiettile alla testa mentre le sue compagne assistono terrorizzate. L’ordine di giustiziare l’adolescente è arrivato perché, da quando aveva 11 anni, la ragazzina teneva, celata da uno pseudonimo, un diario per la BBC urdu raccontando quotidianamente le ingiustizie subite in quanto giovane donna. Il miliziano talebano è convinto di averla uccisa, ma Malala sopravvive all’attentato e reagisce con forza contro chi vuole impedirle di rivendicare il suo diritto all’istruzione. La bambina si trasforma in un simbolo di coraggio prima in patria e poi nel mondo Occidentale, che si commuove davanti alla forza di una ragazzina diventata adulta troppo in fretta. Malala il 12 luglio 2013 ha parlato al palazzo delle nazioni unite a New York lanciando un appello all'istruzione dei bambini di tutto il mondo. Ma, ovviamente, non si sono placate le minacce di morte dei talebani.

Il coraggio di Malala, figlio della voglia di normalità - A questa ragazzina diventata un’icona della lotta all’integralismo è dedicato il libro della giornalista del Corriere della Sera Viviana Mazza. Il testo s’intitola semplicemente Storia di Malala ed è edito da Mondadori. Il termine ricorrente utilizzato dall'autrice nel suo libro è "coraggio". "Descrivo Malala come una ragazzina coraggiosa perché penso che pochi alla sua età avrebbero avuto la forza di ribellarsi contro chi voleva negare il diritto all’istruzione", spiega la giornalista siciliana a Tiscali Notizie. "Il Pakistan viene spesso descritto come un Paese violento, ma c’è una vasta parte della popolazione che ha voglia solo di normalità - aggiunge la giornalista -. Ma forse questo è l'aspetto più sconvolgente, perché la violenza si contrappone e impedisce la normalità. In fondo Malala e le ragazzine come lei chiedono solo di andare a scuola e avere una vita come le loro coetanee che vivono in altri stati", aggiunge Mazza.

Le ragioni dell'ascesa dei talebani pakistani - La violenza, dove è nata la ragazzina, è il frutto dell'oltranzismo talebano. "La storia di Malala si sviluppa all’interno di una regione, la valle di Swat, dove i talebani pachistani sono riusciti ad affermarsi e oggi impongono il divieto di istruzione per le bambine e di lavorare per le donne - precisa l'autrice del libro -. Un sistema politico assente e la situazione economica hanno permesso ai talebani di ottenere consensi e crescere rapidamente nell’area, quando la popolazione ha compreso il loro oltranzismo e ha cercato ribellarsi il loro potere era ormai diventato troppo grande".
Da Tiscali.it di Andrea Curreli






lunedì 14 ottobre 2013

Liberi da...

Continuando a sviluppare il tema della libertà ci siamo soffermati sui condizionamenti. Ecco alcuni interventi di una classe terza dell'Istituto Raineri Marcora.

Partendo da questo interrogativo.
Cosa significa, nella tua esperienza, compiere delle scelte responsabili?

Alessandro così si esprime:
Compiere scelte responsabili significa essere consapevoli  di quello che si fa e di pensare che l'azione compiuta possa favorire o sfavorire qualcuno o qualcosa.

Davide:
Fare scelte che possono poi pesare nella vita futura e che possono avere altri tipi di valori. Le scelte responsabili possono avere peso nelle cose importanti.

Per Valentina:
Compiendo tutti delle scelte responsabili potremmo essere senza tutte le regole che abbiamo, potremmo essere liberi sul serio e penso che compiere delle scelte responsabili può essere difficile e si impara man mano che si cresce, fa proprio parte della nostra crescita. Tutti cerchiamo anche di evitare di prendere queste scelte che sono difficili, ma prima o poi arriva per tutti il momento per farle.

Francesco aggiunge:
Nella mia esperienza compiere è stato, per esempio, dover prendere decisioni da solo oppure collettive, per soddisfare la maggioranza del gruppo e cercare di accordarmi anche con il gruppo minore in modo che possa godere comunque della mia decisione.

Per Vittorio:
Compiere scelte responsabili significa fare le scelte migliori per ogni situazione a cui si è davanti.

L'altro interrogativo
Cosa significa, secondo te, essere davvero liberi dai condizionamenti.

Valentina propone questa considerazione:
Essere liberi dai condizionamenti dovrebbe essere ciò che facciamo tutti i giorni, ma invece tutti ci facciamo condizionare dalle persone che abbiamo intorno, dagli amici, dalla famiglia e non riusciamo a prendere delle scelte vere e proprie, chiediamo spesso consiglio agli altri che però non possono prendere le scelte al posto nostro perché quelle per una sono giuste e per l'altro possono non esserle.

Per Lorenzo:
In questo mondo non si è davvero liberi si è condizionati dalla moda e per essere accettati bisogna seguire la massa e avere dei comportamenti precisi, dare una buona impressione vestendosi bene. La libertà non esiste più si è sempre condizionati da altre persone e dalla massa per poter vivere. In realtà questo non soddisfa quella sensazione di "vivere bene" che tutti vogliono perché per questa finta libertà c'è sempre qualche imperfezione.

Riflessioni che meritano commenti....



mercoledì 2 ottobre 2013

Definire la libertà...

A dirla con Camus "la libertà non è che una possibilità di essere migliori, mentre la schiavitù è certezza di essere peggiori".
E' questa una delle più significative definizioni di libertà, perché ci fa comprendere che la vera libertà è orientata da elementi positivi che fanno crescere la persona.
Definire la libertà però è un impresa abbastanza complicata perché e un termine molto ampio che comporta diverse considerazioni e implica numerosi ragionamenti.
Sempre con le classi terze dell'Istituto Raineri-Marcora di Piacenza siamo partiti da questo interrogativo:
Dai una tua definizione di libertà: in che cosa consiste a tuo giudizio essere liberi?
Ecco una serie di opinioni che lasciano emergere il variegato e spontaneo pensiero dei giovani .
Per Edoardo "la libertà è quando ci si sente bene: per esempio in compagnia di amici e parenti. Ti senti bene quando sai che non dipendi da nessuno e non hai compiti lavorativi da svolgere e nessun vincolo monetario. Voglio girare tutto il mondo: questa è libertà."
Anche Luca si lascia andare verso spazi infiniti:
Per me libertà significa andare dappertutto senza nessuno che mi fermi e fare quello che voglio quando voglio anche se divento un barbone".
Mentre Matteo propone una definizione di libertà in tempo di crisi evidenziando come spesso la libertà viene mortificata e negata.
"Essere liberi vuol dire poter realizzare le proprie ambizioni senza pericoli. Per esempio se io voglio o desidero comprarmi una TV nuova con tutto me stesso dovrei riuscire a risparmiare e comprarmela. Significa essere libero di fare quella scelta, invece spesso capita che non si può fare perché non si riescono nemmeno a soddisfare i bisogni essenziali..."
Marco ha ripensato ad un film visto:
"Per la definizione di libertà mi ha aiutato molto la visione di un film e la lettura dell'omonimo libro "Into The Wild". Il protagonista dice che la libertà è vera solo se condivisa. Egli la cercata nelle terre selvagge dell'Alaska ed ha capito che la libertà non è poter fare quello che si vuole, da soli. La felicità e la libertà si realizzano solo se condivise."
Martina esprime pensieri che rimandano ad una profonda autenticità:
"Essere liberi significa poter fare ciò che si ritiene corretto, ciò che riflette i nostri valori, le nostre voglie e desideri, ciò che inconsciamente facciamo, essere nel luogo in cui la mente vaga. 
La libertà è innamorarsi di chi davvero si ama, dare un bacio nel preciso momento che si desidera; dire "no" quando si ha paura e "si" quando si vuole correre il rischio, quando si vuole decidere da soli; libertà è anche aprire una finestra e affacciarsi. 
Libertà è pensare ciò che si vuole, poter correre ovunque, scappare quando si ha paura, urlare quando si è terrorizzati  e ridere quando si è felici. Ma la libertà è essere liberi di vivere come si desidera."
Paolo ribadisce il valore della propria autonomia:
"La libertà è un bene prezioso che non deve essere violato; infatti ogni uomo può decidere di essere come vuole. Può vestirsi come vuole; basta che non faccia cose bruttissime come uccidere altra gente o rubare"
Alberto porta delle considerazioni partendo da esperienze concrete:
"Io sono libero quando posso decidere se lavorare o studiare, sono libero se posso uscire di sera o no, sono libero quando posso decidere se votare e chi votare".
Per Francesca libertà "significa essere indipendenti, non solo mantenersi da soli, lontano dai genitori, ma anche psicologicamente e mentalmente affrontando le proprie scelte e decisioni."
Infine Fabio sottolinea un aspetto significativo, per lui infatti "la libertà si manifesta nelle piccole cose semplici della quotidianità. Un esempio potrebbe essere il giornalista della Stampa Domenico Quirico, rapito in Siria, che ha scoperto come la libertà è proprio nelle piccole azioni e cose di ogni giorno..."

Da questi pensieri appare evidente come definire la libertà non è affatto semplice. E' un termine ampio con molteplici sfaccettature ed i giovani sanno cogliere delle immagini interessanti.


martedì 1 ottobre 2013

La libertà e le regole

Diceva Luigi Sturzo: «La libertà è come l’aria: si vive nell’aria; se l’aria è viziata, si soffre; se l’aria è insufficiente, si soffoca; se l’aria manca si muore».
La libertà è un tema molto caro ai giovani. Si reclama libertà si vuole essere liberi...
Spesso però non si hanno le idee chiare sulla vera libertà.
Ecco un lavoro a scuola con le classi terze dell'Istituto Raineri - Marcora di Piacenza .
Si tratta di considerazioni degli alunni su questo tema così importante e coinvolgente.
Siamo partiti da uno spunto di riflessione.
L'uomo è libero, ma la sua libertà è limitata da regole che lo tutelano e tutelano la società in cui vive. Cerca di spiegare che cosa sono queste regole.
Iniziamo con Stephany:
"Le regole alla fine non hanno un ruolo di ostacolo per la libertà, sono indispensabili per vivere senza caos e per vivere insieme. Libertà di dire, di fare, di essere, di pensare ed investire in sogni..."
Aggiunge Giacomo:
"Queste leggi servono per tutelare noi e chi ci sta intorno, tuttavia penso che tutto questo potrebbe essere riassunto in una semplice legge: "fai tutto ciò che vuoi senza andare a ledere gli altri"; che Gesù disse sotto forma di: "ama il prossimo tuo come te stesso".
Mentre Giovanni dà un esempio concreto della libertà limitata da regole:
"Un esempio è la Costituzione, serve per non creare ingiustizie e preservare la libertà nei limiti del possibile, cioè essere liberi permettendo anche agli altri di esserlo."
Luca così si esprime:
"Secondo me l'uomo non è mai del tutto libero tranne che per la violenza. Essere liberi non significa andare al lavoro tutti i giorni, ma libertà significa fare quello che ti piace senza pensare al parere degli altri"
Invece Tommaso ribadisce il senso delle regole:
"Ci sono tante regole che mi proteggono e anche se io mi sento in trappola loro mi proteggono."
Infine Lorenzo:
"La libertà è una scelta, un giudizio, una responsabilità. Questo significa che tutto ciò che facciamo non è sempre quello che poi va bene per noi."
Pensieri diversi, interessanti che esprimono vari stati d'animo:
il desiderio estremo di evasione da un mondo che ci va stretto, 
il  riconoscimento dell'importanza di norme, leggi e diritti,
il bisogno di investire in sogni...
Considerazioni che fanno emergere le potenzialità dei nostri giovani e i loro pensieri che spesso non sappiamo raccogliere...
Puoi aggiungere il tuo commento sarà un ulteriore arricchimento di queste riflessioni...