martedì 15 settembre 2020

NOAH

 

COMMENTI sul film

Sarebbe utile creare anche oggi un'arca contenente tutte le specie animali per far fronte alle numerose guerre, alle numerose catastrofi come incendi delle foreste, plastica che si trova in ogni luogo e uccide numerosi animali , a causa della nostra presenza e della nostra maleducazione contro il prossimo, e contro il mondo? Sarebbe una soluzione molto utile e semplice ma penso che solo rimanendo in questo mondo, senza creare nessuna barca per far estinguere l'essere umano, si possa imparare dai propri sbagli e migliorarsi e riuscire finalmente a pensare a un futuro migliore. (Francesca)

Noah ha una missione da compiere: salvare lui, la sua famiglia e tutte le specie animali presenti sulla terra dal Diluvio Universale. Ciò che mi ha colpito maggiormente del film è la determinazione di Noah che affronta e riesce a superare tutti gli ostacoli che gli si presentano: infatti egli riesce a prendere, talvolta forse con un certo cinismo ai nostri occhi, anche le decisioni più dolorose, sia per lui sia per i suoi famigliari, pur di portare a termine il proprio compito e di rispettare il volere di Dio. (Marco)

Noah, nonostante tutto, le privazioni date ai figli, di non avere una ragazza d’amare a Cam, e di non poter il bimbo in grembo della figlia Ila. La costruzione di una barca, può anche essere interpretato nel mondo moderno, cioè come un mezzo di fuga dai problemi, delle cattiverie dell’uomo verso la natura, e di voler fuggire solamente con le uniche creature buone e degne di amore, gli animali. (Silvia)

La figura della barca potrebbe essere usata nel presente come figura per evitare di pensare alla situazione che si sta creando nel mondo in questo momento, non per scappare perché c’è bisogno di aiutare, però per pensare ad altro e vivere un momento migliore. O comunque potrebbe essere usata in generale per scappare o non pensare ai problemi della vita quotidiana. (Gaia)

Noah si distingue da essi ponendo al vertice delle priorità la generosità verso tutte le altre specie animali che meritano un posto nel mondo. Fra le qualità positive del protagonista occorre sottolineare soprattutto la determinazione, egli infatti riesce nell'intento di costruire qualcosa di impensabile basandosi sulla fede verso Dio e verso la propria famiglia. Egli è quindi guidato da una fortissima fiducia che lo porterà ad agire considerando sempre il meglio per tutti gli altri e riconoscendo il bene collettivo al di sopra del benessere del singolo. (Leonardo)

Non dovrebbe essere considerato un film biblico nella sua vera essenza, ma un film che rispecchia la visione del regista su quello che potrebbe essere stato il diluvio universale descritto nella Bibbia.
Le atmosfere nel film variano in continuazione, dall'atmosfera calma e riflessiva all'atmosfera burrascosa e apocalittica e ogni personaggio rappresenta diversi comportamenti umani che avranno un ruolo importante per la storia. Vengono inoltre rappresentate diverse emozioni umane: ira, vendetta, rabbia, amore....  (Miriana)

Questo film ha suscitato in me un misto di emozioni come: stupore e ammirazione ma la cosa che mi ha fatto più pensare è il fatto che hanno fatto una fatica immensa per salvare degli animali che per loro sarebbero potuti essere insignificanti (altruismo/solidarietà). (Alessandro c)

Questo film mi è piaciuto molto, soprattutto perchè mi ha fatto riflettere in modo approfondito, sul fatto che noi uomini commettiamo quasi sempre gli stessi errori ormai da secoli, senza riuscire a renderci conto, che la storia è stata scritta e tramandata con uno scopo ben preciso, ovvero di far capire a coloro che la studiano le cause degli sbagli che sono stati fatti e cosa hanno comportato per la popolazione e la terra, per poi evitare di commetterli nuovamente. Purtroppo però come è stato dimostrato tante volte noi non siamo in grado di imparare dai fatti passati per salvaguardare il nostro futuro, perchè ogni volta inciampiamo nei medesimi errori. (Paola)

Noè, cerca di difendere la sua famiglia anche con metodi molto duri e ha percepito il messaggio di Dio costruendo l'arca (Edoardo)

Il film parte da Eva che disobbedisce a Dio, ingannata dal serpente. Da Eva nascono due figli: Caino e Abele, quest’ultimo ucciso dal fratello per gelosia, destinando tutta la sua discendenza alla malvagità eterna. Noè fa un sogno dove vede un'inondazione che colpirà l’intero pianeta terra per far sparire la malvagità dalla terra. Quello che mi ha colpito è la determinazione di Noè che di fronte a Dio fa qualsiasi cosa restandogli fedele sempre, quindi è ammirevole questa cosa. (Alessandro g) 

Noah esegue gli “ordini” impartiti e non lo ferma nessuno; ciò è anche dovuto alle sue visioni, che gli hanno fatto notare la malvagità del genere umano. Anche i suoi figli e la moglie lo seguono, ma spesso rimangono turbati e spesso esitano a ciò che gli viene detto. Oggi costruire un arca per salvare i buoni è solo un sogno, un fatto impossibile; si può però migliorare lo spirito, l’animo delle persone, farle diventare “buone” con la parola e con i buoni propositi. (Massimo) 

Sono riuscito a vedere il come la società pensata nel film si rispecchi un po' in quella del giorno d'oggi, il come il male è in tutti in noi, persino in Noè ( il più puro) c'è un lato oscuro. Noè è disposto addirittura a sacrificare la sua stessa nipote per salvare la purezza della nuova terra, ma non sarà proprio questo a contaminarla. Oggi invece che un'arca siamo in una casa in cemento, a causa di questa espansione del coronavirus, penso che l'arca rappresenti un po' il modo con cui ci possiamo salvare e possiamo vivere in modo tranquillo senza problemi che coinvolgono la salute e la paura di morire. (Samuele)

Del film mi ha lasciato molto sorpreso la cattiveria dell’uomo, soprattutto in una scena in cui tutta le gente presa dalla fame, uccide a mani nude facendoli a pezzi un cerbiatto. La seconda cosa è la determinazione e la fedeltà verso Dio di Noah che è anche disposto a uccidere la nipote perché non maschio. (Tommaso)

Questo film mi è piaciuto molto perché parla di un tema molto delicato, facilmente fraintendibile, ma è riuscito a far comprendere con chiarezza e anche con qualche personaggio in più la storia di Noè e delle motivazioni che portarono “il creatore” punire l’uomo con una grande inondazione, mi ha fatto comprendere meglio il significato di questo avvenimento biblico e mi ha anche fatto pensare sulla discendenza dell’uomo e di tutti i peccati che la circondano. (Davide)

Noè deve costruire e proteggersi dentro ad un’arca per scampare dal diluvio universale e salvare l’umanità, ma speriamo finisca come nel film, dove riusciamo a sconfiggere il virus e la nostra vita riprenda, ma tenendo in considerazione questi momenti e gesti belli che si vedono in questo periodo come la voglia di essere uniti come si può vedere con i flash mob sui balconi, aiutando il prossimo con delle donazioni e si può usare meno la macchina e le altre cose che creano inquinamento per pulire l’aria come sta avvenendo in questo periodo.  (Alessandro Ba)

Noah è un uomo scelto da Dio per svolgere un compito grandioso: salvare tutti gli innocenti prima che arrivi l’inondazione e distrugga tutto il mondo. Noah si dimostra all’altezza del suo compito perché è coraggioso e ha una fede incrollabile e una grande perseveranza verso Dio. Lui infatti non si sente solo neanche quando ... lo minaccia dicendogli che ha mille uomini contro di lui pronti a prendere la sua barca. (Alessandro Bo)

A parer mio l'umanità presente nel film è molto simile a quella che c'è oggi, che ha prosciugato ormai il pianeta, c'è un problema di sovrappopolazione, ci sono guerre, assassinii, furti e molto altro. (Luca)

Vanità delle vanità: tutto è vanità




Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re a Gerusalemme.
Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità: tutto è vanità.
Quale guadagno viene all’uomo
per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole?
Una generazione se ne va e un’altra arriva,
ma la terra resta sempre la stessa.
Il sole sorge, il sole tramonta
e si affretta a tornare là dove rinasce.
Il vento va verso sud e piega verso nord.
Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento.
Tutti i fiumi scorrono verso il mare,
eppure il mare non è mai pieno:
al luogo dove i fiumi scorrono,
continuano a scorrere.
Tutte le parole si esauriscono
e nessuno è in grado di esprimersi a fondo.
Non si sazia l’occhio di guardare
né l’orecchio è mai sazio di udire.
Quel che è stato sarà
e quel che si è fatto si rifarà;
non c’è niente di nuovo sotto il sole.
C’è forse qualcosa di cui si possa dire:
«Ecco, questa è una novità»?
Proprio questa è già avvenuta
nei secoli che ci hanno preceduto.
Nessun ricordo resta degli antichi,
ma neppure di coloro che saranno
si conserverà memoria
presso quelli che verranno in seguito.
(Ooelet 1, 1-11)

Il Qoelet o Ecclesiaste è un testo contenuto nella Bibbia. È scritto in ebraico e la sua redazione è avvenuta in Giudea nel IV o III secolo a.C.)

COMMENTI

Il mondo è sempre uguale, sono gli uomini che cambiano; i fiumi continuano a scorrere, il sole continua a sorgere e a tramontare….. la terra rimane sempre la stessa...Guardare al passato non vuol dire solo ricordare la storia, potremmo quasi rispecchiarci nelle varie società che si sono succedute, forse dovremmo guardare il passato come uno specchio cioè rifletterci su di esso e magari evitare gli sbagli commessi in passato per migliorare il futuro. (Lorena)

Questo testo biblico spinge a riflettere sulla situazione attuale. L’essere umano ha l’obiettivo di lasciare un segno del suo passaggio ma la terra rimarrà sempre la stessa. Inoltre nel testo viene spiegato che l’uomo cerca di trovare un nome con cui essere ricordato, ma Qoèlet dichiara che il ricordo svanirà sempre.Oggi, in questa situazione, capiamo che quello che conta non è la ricchezza intesa come denaro, macchine di lusso o case in riva al mare, ma la ricchezza emotiva. Tutte le emozioni che ci portiamo dentro sono indispensabili e ci rendono umani più di ogni altra cosa. (Marta)

L'uomo si impegna a crearsi un nome o un personaggio che crede sarà ricordato per sempre, ma Qoélet afferma subito che non accadrà perché se una persona è stata importante verrà ricordata anche se il suo ricordo piano piano svanirà. Queste parole coincidono con il clima attuale, secondo me adesso è il periodo in cui si capisce realmente ciò che davvero conta. L’uomo apprende che non sono le conquiste e le cose materiali quelle che contano, ma amore, amicizia, famiglia, solidarietà e avere accanto le persone che ti fanno stare bene. (Agnese)

Nel Qoelet viene esposto, in forma dialettica, un contraddittorio tra il bene e il male. La riflessione ruota intorno a due interrogativi, ovvero a cosa serva fare il bene e a cosa serva fare il male. Se la morte è l'unica conclusione della vita, allora tutto sembra vano. (Jessica)

Qoèlet mette in risalto come sia futile la vanità e il nostro affannarci per guadagnare nella vita terrena in quanto un domani non li possiamo portare con noi. ci fa ricordare che il nostro tempo deve essere speso bene, e che l'unica ricchezza che abbiamo dato al prossimo; questa è la vera ricchezza. (Silvia)

Il mondo non cambierà mai dice, anche se finisce una generazione e ne arriva una nuova. Non possiamo cambiare i percorsi dei fiumi che sfociano nei mari, il tragitto del sole, la direzione del vento. Non possiamo portare nessuna novità perché è già avvenuta nell’antichità, però non rimarrà nessun ricordo né di noi né di quelli che ci succederanno. Non potremo mai cambiare quello che ha creato Dio per noi, perché l’ha fatto per noi.(Pietro)

L’uomo fatica e si affanna un po’ per necessità, per sopravvivere, ma anche per orgoglio, ma nonostante tutto, il mondo rimane come prima, per questo l’uomo cerca di farsi ricordare con fatti, parole o accumulando beni, perché essenzialmente l’uomo è un essere piccolo e insignificante, però tutto ciò è vanità perché tutto è effimero e non duraturo perché l’unica cosa eterna è Dio.(Anna)

Un umano ha buone capacità di rivoluzionare e di modernizzare tantissime cose, come le macchine, la scienza, la cultura ecc... che permettono di facilitare un qualsiasi lavoro indispensabile per la vita dell’uomo, risparmiando economicamente e anche del tempo. Non credo che tutte queste modernizzazioni servono alla terra, ma più che altro all’umano. A furia di voler migliorare le cose nel mondo a volte si esagera, senza farlo apposta; creando pandemie, buco dell’ozono, incendi catastrofici e guerre, ma anche tante altre brutte cose. La terra non ha bisogno dell’uomo, ma è l’umano che ha bisogno della terra.  Spero appunto che tutto ciò sia un punto di partenza per l’umanità. (Marta V)