giovedì 28 febbraio 2019

L'anelito all'infinito nelle canzoni del Gen Rosso

Oltre l'invisibile

Quando la vita non ha dignità
e un grido sordo mi sale da qui
quando è scura la città
piove fuori e dentro me
oltre il buio chissà cosa c'è.
Quando la vita mi appare bugia
non ha più senso lottare così
con il cuore stretto in sé
tutto è come malattia
in fondo al nero uscita non c'è.
Eppure nella notte
vedo più lontano
le stelle e le galassie
l'invisibile
eppure il tuo silenzio parla
mi racconta te
ed io non ho parole
ma ti cercherò...

Resta qui con noi (inno GMG  Roma 1985)
Le ombre si distendono, scende ormai la sera
e s'allontanano dietro i monti i riflessi di
un giorno che non finirà, di un giorno che
ora correrà sempre,
perché sappiamo che vita nuova
da qui è partita e mai più si fermerà.
Resta qui con noi, il sole scende già.
Resta qui con noi, Signore, è sera ormai.
Resta qui con noi, il sole scende già
Se tu sei con noi la notte non verrà.
...
Davanti a noi l'umanità lotta, soffre e spera
come una terra che nell'arsura chiede acqua
da un cielo senza nuvole, ma che sempre le
può dare vita.
Con te saremo sorgente d'acqua pura,
con te fra noi il deserto fiorirà
Resta qui con noi...


mercoledì 27 febbraio 2019

GEN ROSSO


Ascoltare il gruppo musicale internazionale Gen Rosso è sempre un'esperienza straordinaria.
Un live acoustic all'Università Cattolica di Piacenza, nella serata del 26 febbraio 2019, è riuscito a trasmettere il messaggio di vita, di pace e di amore che la compagine musicale porta in tutto il mondo.


"L’esibizione ha rappresentato il momento conclusivo della due giorni di eventi organizzati dall’ateneo piacentino in occasione del ventennale della Laurea Honoris Causa conferita a Chiara Lubich dalla Facoltà di Economia, per aver ispirato il progetto per un’Economia di Comunione.
Musica, storie, racconti e testimonianze di vita: il Gen Rosso ha dato vita ad uno spettacolo capace di coinvolgere, emozionare e divertire, mostrando ancora una volta l’attualità del messaggio di Chiara Lubich.
A tal proposito, in apertura di concerto, la preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza della Cattolica Anna Maria Fellegara ha voluto sottolineare come “quella di consegnare la Laurea Honoris Causa a Chiara Lubich fu una scelta lungimirante, in quanto – a vent’anni dal conferimento – le sue idee e la sua visione completamente innovativa del mondo, hanno resistito alla prova del tempo, dimostrandosi oggi ancora attuali”. da piacenzasera.it






Due pezzi a seguire, emblema del gruppo, che hanno scaldato il cuore degli  appassionati:
Hopes of peace e Un'altra umanità




martedì 19 febbraio 2019

L'ERBA CATTIVA - film intenso e commovente

L’erba cattiva (Mauvaises herbes) è un film francese Netflix diretto da Kheiron ed interpretato da Catherine Deneuve, Kheiron e André Dussollier.
Wael (Kheiron) vive di piccole truffe con la madre adottiva e complice Monique (Catherine Deneuve). Quando Wael e Monique imbrogliano l’uomo sbagliato, Victor (André Dussollier), vecchia conoscenza di Monique ora a capo di un’organizzazione di supporto per adolescenti problematici, non hanno altra scelta che diventare segretaria e educatore ad interim per riscattarsi.
Wael, di fronte a sei ragazzini intenzionati a rovinare tutti i suoi sforzi, abbandona i panni di truffatore per vestire quelli di educatore di sei giovani: Shana, Fabrice, Karim, Ludo, Nadia e Jimmy. La sua storia personale e il suo ingegno diventano la chiave per guadagnarsi la loro fiducia e il loro rispetto. Da questo incontro tra erbe cattive nascerà un vero miracolo e Wael si renderà conto che anche a lui viene data un’opportunità per guarire il suo passato e trovare il suo posto nella società.
Kheiron, regista, sceneggiatore e attore principale, si è ispirato nuovamente alla sua vita per il suo secondo film L’erba cattiva, che segue due temporalità ben distinte: l’una mentre è solo un bambino orfano e in fuga durante la rivoluzione islamica in Iran, l’altra mentre vive a Parigi, ormai adulto. Infatti le prime scene del film ci mostrano un paese in uno stato di guerra, tra gente che fugge e cade sotto i proiettili dei soldati, che uccidono tutto ciò che si muove. Nessuna parola, nessun suono, nessun sopravvissuto se un bambino piccolo nascosto sotto un letto.
Ma il film segue principalmente la vita di Wael da adulto. Wael è un truffatore, vive con la madre adottiva Monique nella periferia di Parigi, luogo in cui si depositano e crescono generalmente le cosiddette erbacce cattive della società. L’erba cattiva mostra l’incontro e la convivenza forzata di Wael con sei ragazzi esclusi dal sistema scolastico, ragazzini emarginati dalla società a cui dovrà badare e fare da educatore.
L’erba cattiva è basato su dialoghi intelligentemente strutturati e mai moralistici, la cui narrazione dà un posto privilegiato a questa gioventù accattivante e dotata. Piuttosto che stigmatizzare la violenza delle città, il film di Kheiron preferisce sottolineare la vitalità dei suoi personaggi e la loro energia per andare avanti, la loro redenzione, rendendo questa storia un inno alla vita e alla speranza.
Nei titoli di testa il film cita Victor Hugo: “Non vi sono né cattive erbe né cattivi uomini: vi sono soltanto cattivi coltivatori“, una citazione perfettamente in linea con il senso del film, che riesce a bilanciare perfettamente le proprie tematiche, l’inclusione e l’istruzione, con il carattere irriverente e divertente del film. L’erba cattiva è una produzione Netflix davvero stupefacente, una commedia intensa e imperdibile (da cinematographe.it).

#REALITYHIGH - i giovani nel tempo dei social

I giovani al tempo dei Social... Potremmo parafrasare cosi questo film.
Il potere dei like, l'avere followers sembra oggi diventato determinante per essere popolari, per avere successo in rete.
Inoltre mettere subito sul Web ciò che accade a noi e ai nostri amici aumenta la facilità di comunicazione, ma può anche creare danni alle persone...
Diretto da Fernando Lebrija, è una commedia adolescenziale con protagonista Dani Barnes (Nesta Cooper), teenager con ottimi voti, un po' goffa e nerd. Da amante dei cani, il suo sogno è quello di diventare veterinaria e nel doposcuola presta volontariato in una clinica per animali. È qui che conosce meglio Cameron (Keith Powers), il ragazzo per cui ha una cotta da diverso tempo. Il giovane è fidanzato, però, con Alexa Medina (Alicia Sanz), liceale popolare che mira a diventare una star dei social con il suo programma #RealityHigh.
Quando Dani cambia look attira l'attenzione di Cameron, che, affascinato dal suo modo di essere, oltre che dal suo aspetto, decide di lasciare Alexa per lei. Proiettata nel mondo dei più "in" del liceo, Dani dovrà fare i conti con la popolarità e le vendetta meditata dalla suarivale in amore ai tempi dei social media (da Comingsoon.it ).

mercoledì 13 febbraio 2019

Incontrare la fragilità - Casa La Pellegrina Piacenza

Densa di emozioni la visita e l' incontro con gli ospiti della Casa per malati di AIDS “Giuseppe Venturini” di  Piacenza per gli studenti ITAS.
E' stata l'occasione per informarsi sull’AIDS, su come si contrae, sulle cure, non in modo teorico, ma attraverso la spiegazione degli operatori che vivono quotidianamente a contatto con i malati. Si potuto percepire che il malato è una persona con una sua dignità, da accogliere ed aiutare. 
Le esperienze e le storie di sofferenza e di malattia non si raccontano solo in televisione, ma sono vissute anche nella nostra città, tra la gente che incontriamo.
Gli studenti hanno ascoltato l’esperienza di chi lotta con l’AIDS: la storia della sua vita, i suoi sogni, le sue speranze, la sua lotta quotidiana con la malattia.

Ecco le frasi scaturite dalla riflessione dei gruppi di studenti
- La cura non deve essere strettamente associata all’utilizzo di medicinali ma anche e soprattutto alla compagnia e ad altri aspetti che possono condizionare positivamente la vita dell’ospite.
- Il sostegno consente a una persona con difficoltà di qualsiasi genere di poter affrontare determinate situazioni con l’aiuto.
- Il cuore della casa é come un fiore che se curato sboccia; ove all’interno è concentrato amore e rispetto reciproco.
- Il coraggio simboleggia la capacità di riprendere la vita accantonando il passato.
- Nonostante abbiano avuto una vita travagliata e difficile in passato, nessuno puo’ togliergli la possibilità di sognare una vita migliore.
- I legami sono importanti perché se i malati rimangono da soli avranno molta più difficoltà a superare i problemi relativi alla malattia.
- La famiglia non è solo un legame naturale, ma anche un luogo di cura, di amore e aiuto .
- L’ appuntamento con una dipendenza è un’ attesa costante. Se in precedenza si sentiva il bisogno di assumere certe sostanze per soddisfarsi, ora è una necessità per non morire.
- L’intesa è la comprensione che si sviluppa tra due persone e che va oltre il dialogo. - Non solo prendere alla leggerezza la malattia ma avere la leggerezza di liberarsi dai pesi del passato e di vivere la vita senza pregiudizi, compiendo attività quotidiane

La Pellegrina Piacenza - Casa Accoglienza malati Aids

Un luogo che fa riflettere per incontrare un mondo fragile, dove gli studenti hanno vissuto momenti intensi di confronto e ascolto.
Ecco la testimonianza di un ospite.