martedì 15 settembre 2020

NOAH

 

COMMENTI sul film

Sarebbe utile creare anche oggi un'arca contenente tutte le specie animali per far fronte alle numerose guerre, alle numerose catastrofi come incendi delle foreste, plastica che si trova in ogni luogo e uccide numerosi animali , a causa della nostra presenza e della nostra maleducazione contro il prossimo, e contro il mondo? Sarebbe una soluzione molto utile e semplice ma penso che solo rimanendo in questo mondo, senza creare nessuna barca per far estinguere l'essere umano, si possa imparare dai propri sbagli e migliorarsi e riuscire finalmente a pensare a un futuro migliore. (Francesca)

Noah ha una missione da compiere: salvare lui, la sua famiglia e tutte le specie animali presenti sulla terra dal Diluvio Universale. Ciò che mi ha colpito maggiormente del film è la determinazione di Noah che affronta e riesce a superare tutti gli ostacoli che gli si presentano: infatti egli riesce a prendere, talvolta forse con un certo cinismo ai nostri occhi, anche le decisioni più dolorose, sia per lui sia per i suoi famigliari, pur di portare a termine il proprio compito e di rispettare il volere di Dio. (Marco)

Noah, nonostante tutto, le privazioni date ai figli, di non avere una ragazza d’amare a Cam, e di non poter il bimbo in grembo della figlia Ila. La costruzione di una barca, può anche essere interpretato nel mondo moderno, cioè come un mezzo di fuga dai problemi, delle cattiverie dell’uomo verso la natura, e di voler fuggire solamente con le uniche creature buone e degne di amore, gli animali. (Silvia)

La figura della barca potrebbe essere usata nel presente come figura per evitare di pensare alla situazione che si sta creando nel mondo in questo momento, non per scappare perché c’è bisogno di aiutare, però per pensare ad altro e vivere un momento migliore. O comunque potrebbe essere usata in generale per scappare o non pensare ai problemi della vita quotidiana. (Gaia)

Noah si distingue da essi ponendo al vertice delle priorità la generosità verso tutte le altre specie animali che meritano un posto nel mondo. Fra le qualità positive del protagonista occorre sottolineare soprattutto la determinazione, egli infatti riesce nell'intento di costruire qualcosa di impensabile basandosi sulla fede verso Dio e verso la propria famiglia. Egli è quindi guidato da una fortissima fiducia che lo porterà ad agire considerando sempre il meglio per tutti gli altri e riconoscendo il bene collettivo al di sopra del benessere del singolo. (Leonardo)

Non dovrebbe essere considerato un film biblico nella sua vera essenza, ma un film che rispecchia la visione del regista su quello che potrebbe essere stato il diluvio universale descritto nella Bibbia.
Le atmosfere nel film variano in continuazione, dall'atmosfera calma e riflessiva all'atmosfera burrascosa e apocalittica e ogni personaggio rappresenta diversi comportamenti umani che avranno un ruolo importante per la storia. Vengono inoltre rappresentate diverse emozioni umane: ira, vendetta, rabbia, amore....  (Miriana)

Questo film ha suscitato in me un misto di emozioni come: stupore e ammirazione ma la cosa che mi ha fatto più pensare è il fatto che hanno fatto una fatica immensa per salvare degli animali che per loro sarebbero potuti essere insignificanti (altruismo/solidarietà). (Alessandro c)

Questo film mi è piaciuto molto, soprattutto perchè mi ha fatto riflettere in modo approfondito, sul fatto che noi uomini commettiamo quasi sempre gli stessi errori ormai da secoli, senza riuscire a renderci conto, che la storia è stata scritta e tramandata con uno scopo ben preciso, ovvero di far capire a coloro che la studiano le cause degli sbagli che sono stati fatti e cosa hanno comportato per la popolazione e la terra, per poi evitare di commetterli nuovamente. Purtroppo però come è stato dimostrato tante volte noi non siamo in grado di imparare dai fatti passati per salvaguardare il nostro futuro, perchè ogni volta inciampiamo nei medesimi errori. (Paola)

Noè, cerca di difendere la sua famiglia anche con metodi molto duri e ha percepito il messaggio di Dio costruendo l'arca (Edoardo)

Il film parte da Eva che disobbedisce a Dio, ingannata dal serpente. Da Eva nascono due figli: Caino e Abele, quest’ultimo ucciso dal fratello per gelosia, destinando tutta la sua discendenza alla malvagità eterna. Noè fa un sogno dove vede un'inondazione che colpirà l’intero pianeta terra per far sparire la malvagità dalla terra. Quello che mi ha colpito è la determinazione di Noè che di fronte a Dio fa qualsiasi cosa restandogli fedele sempre, quindi è ammirevole questa cosa. (Alessandro g) 

Noah esegue gli “ordini” impartiti e non lo ferma nessuno; ciò è anche dovuto alle sue visioni, che gli hanno fatto notare la malvagità del genere umano. Anche i suoi figli e la moglie lo seguono, ma spesso rimangono turbati e spesso esitano a ciò che gli viene detto. Oggi costruire un arca per salvare i buoni è solo un sogno, un fatto impossibile; si può però migliorare lo spirito, l’animo delle persone, farle diventare “buone” con la parola e con i buoni propositi. (Massimo) 

Sono riuscito a vedere il come la società pensata nel film si rispecchi un po' in quella del giorno d'oggi, il come il male è in tutti in noi, persino in Noè ( il più puro) c'è un lato oscuro. Noè è disposto addirittura a sacrificare la sua stessa nipote per salvare la purezza della nuova terra, ma non sarà proprio questo a contaminarla. Oggi invece che un'arca siamo in una casa in cemento, a causa di questa espansione del coronavirus, penso che l'arca rappresenti un po' il modo con cui ci possiamo salvare e possiamo vivere in modo tranquillo senza problemi che coinvolgono la salute e la paura di morire. (Samuele)

Del film mi ha lasciato molto sorpreso la cattiveria dell’uomo, soprattutto in una scena in cui tutta le gente presa dalla fame, uccide a mani nude facendoli a pezzi un cerbiatto. La seconda cosa è la determinazione e la fedeltà verso Dio di Noah che è anche disposto a uccidere la nipote perché non maschio. (Tommaso)

Questo film mi è piaciuto molto perché parla di un tema molto delicato, facilmente fraintendibile, ma è riuscito a far comprendere con chiarezza e anche con qualche personaggio in più la storia di Noè e delle motivazioni che portarono “il creatore” punire l’uomo con una grande inondazione, mi ha fatto comprendere meglio il significato di questo avvenimento biblico e mi ha anche fatto pensare sulla discendenza dell’uomo e di tutti i peccati che la circondano. (Davide)

Noè deve costruire e proteggersi dentro ad un’arca per scampare dal diluvio universale e salvare l’umanità, ma speriamo finisca come nel film, dove riusciamo a sconfiggere il virus e la nostra vita riprenda, ma tenendo in considerazione questi momenti e gesti belli che si vedono in questo periodo come la voglia di essere uniti come si può vedere con i flash mob sui balconi, aiutando il prossimo con delle donazioni e si può usare meno la macchina e le altre cose che creano inquinamento per pulire l’aria come sta avvenendo in questo periodo.  (Alessandro Ba)

Noah è un uomo scelto da Dio per svolgere un compito grandioso: salvare tutti gli innocenti prima che arrivi l’inondazione e distrugga tutto il mondo. Noah si dimostra all’altezza del suo compito perché è coraggioso e ha una fede incrollabile e una grande perseveranza verso Dio. Lui infatti non si sente solo neanche quando ... lo minaccia dicendogli che ha mille uomini contro di lui pronti a prendere la sua barca. (Alessandro Bo)

A parer mio l'umanità presente nel film è molto simile a quella che c'è oggi, che ha prosciugato ormai il pianeta, c'è un problema di sovrappopolazione, ci sono guerre, assassinii, furti e molto altro. (Luca)

Vanità delle vanità: tutto è vanità




Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re a Gerusalemme.
Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità: tutto è vanità.
Quale guadagno viene all’uomo
per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole?
Una generazione se ne va e un’altra arriva,
ma la terra resta sempre la stessa.
Il sole sorge, il sole tramonta
e si affretta a tornare là dove rinasce.
Il vento va verso sud e piega verso nord.
Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento.
Tutti i fiumi scorrono verso il mare,
eppure il mare non è mai pieno:
al luogo dove i fiumi scorrono,
continuano a scorrere.
Tutte le parole si esauriscono
e nessuno è in grado di esprimersi a fondo.
Non si sazia l’occhio di guardare
né l’orecchio è mai sazio di udire.
Quel che è stato sarà
e quel che si è fatto si rifarà;
non c’è niente di nuovo sotto il sole.
C’è forse qualcosa di cui si possa dire:
«Ecco, questa è una novità»?
Proprio questa è già avvenuta
nei secoli che ci hanno preceduto.
Nessun ricordo resta degli antichi,
ma neppure di coloro che saranno
si conserverà memoria
presso quelli che verranno in seguito.
(Ooelet 1, 1-11)

Il Qoelet o Ecclesiaste è un testo contenuto nella Bibbia. È scritto in ebraico e la sua redazione è avvenuta in Giudea nel IV o III secolo a.C.)

COMMENTI

Il mondo è sempre uguale, sono gli uomini che cambiano; i fiumi continuano a scorrere, il sole continua a sorgere e a tramontare….. la terra rimane sempre la stessa...Guardare al passato non vuol dire solo ricordare la storia, potremmo quasi rispecchiarci nelle varie società che si sono succedute, forse dovremmo guardare il passato come uno specchio cioè rifletterci su di esso e magari evitare gli sbagli commessi in passato per migliorare il futuro. (Lorena)

Questo testo biblico spinge a riflettere sulla situazione attuale. L’essere umano ha l’obiettivo di lasciare un segno del suo passaggio ma la terra rimarrà sempre la stessa. Inoltre nel testo viene spiegato che l’uomo cerca di trovare un nome con cui essere ricordato, ma Qoèlet dichiara che il ricordo svanirà sempre.Oggi, in questa situazione, capiamo che quello che conta non è la ricchezza intesa come denaro, macchine di lusso o case in riva al mare, ma la ricchezza emotiva. Tutte le emozioni che ci portiamo dentro sono indispensabili e ci rendono umani più di ogni altra cosa. (Marta)

L'uomo si impegna a crearsi un nome o un personaggio che crede sarà ricordato per sempre, ma Qoélet afferma subito che non accadrà perché se una persona è stata importante verrà ricordata anche se il suo ricordo piano piano svanirà. Queste parole coincidono con il clima attuale, secondo me adesso è il periodo in cui si capisce realmente ciò che davvero conta. L’uomo apprende che non sono le conquiste e le cose materiali quelle che contano, ma amore, amicizia, famiglia, solidarietà e avere accanto le persone che ti fanno stare bene. (Agnese)

Nel Qoelet viene esposto, in forma dialettica, un contraddittorio tra il bene e il male. La riflessione ruota intorno a due interrogativi, ovvero a cosa serva fare il bene e a cosa serva fare il male. Se la morte è l'unica conclusione della vita, allora tutto sembra vano. (Jessica)

Qoèlet mette in risalto come sia futile la vanità e il nostro affannarci per guadagnare nella vita terrena in quanto un domani non li possiamo portare con noi. ci fa ricordare che il nostro tempo deve essere speso bene, e che l'unica ricchezza che abbiamo dato al prossimo; questa è la vera ricchezza. (Silvia)

Il mondo non cambierà mai dice, anche se finisce una generazione e ne arriva una nuova. Non possiamo cambiare i percorsi dei fiumi che sfociano nei mari, il tragitto del sole, la direzione del vento. Non possiamo portare nessuna novità perché è già avvenuta nell’antichità, però non rimarrà nessun ricordo né di noi né di quelli che ci succederanno. Non potremo mai cambiare quello che ha creato Dio per noi, perché l’ha fatto per noi.(Pietro)

L’uomo fatica e si affanna un po’ per necessità, per sopravvivere, ma anche per orgoglio, ma nonostante tutto, il mondo rimane come prima, per questo l’uomo cerca di farsi ricordare con fatti, parole o accumulando beni, perché essenzialmente l’uomo è un essere piccolo e insignificante, però tutto ciò è vanità perché tutto è effimero e non duraturo perché l’unica cosa eterna è Dio.(Anna)

Un umano ha buone capacità di rivoluzionare e di modernizzare tantissime cose, come le macchine, la scienza, la cultura ecc... che permettono di facilitare un qualsiasi lavoro indispensabile per la vita dell’uomo, risparmiando economicamente e anche del tempo. Non credo che tutte queste modernizzazioni servono alla terra, ma più che altro all’umano. A furia di voler migliorare le cose nel mondo a volte si esagera, senza farlo apposta; creando pandemie, buco dell’ozono, incendi catastrofici e guerre, ma anche tante altre brutte cose. La terra non ha bisogno dell’uomo, ma è l’umano che ha bisogno della terra.  Spero appunto che tutto ciò sia un punto di partenza per l’umanità. (Marta V)

lunedì 11 maggio 2020

Il coraggio di essere umani - video riflessione 4

Riflessioni:
Penso che al giorno d'oggi, soprattutto tra i giovani, non ci sia il coraggio di essere sé stessi.
Si pensa ad apparire bene agli occhi della società, fare certe cose anche contro la propria volontà per non essere etichettato in malo modo dagli amici o dalle altre persone in generale.. costretti quindi ad indossare una maschera per paura di non essere accettati, in un mondo dove il diverso ha iniziato a fare paura.
L'uomo e la sua sopravvivenza è importante ma non la reputo essenziale se vista da un punto di vista naturale, spesso ha apportato danni per egoismo alla terrea fino ad un punto dove riparare ciò che è stato danneggiato è risultato impossibile. (Camilla)

La chiave per la salvezza del genere umano è sapersi accettare, Accettare il diverso e vivere in simbiosi, aiutandosi, proteggendosi e volendosi bene. Cosa molto difficile per tante persone, plasmate con una mentalità molto chiusa il più delle volte, ma che può essere cambiata se si fa vedere loro la diversità come qualcosa di bello, non un fattore limitante, ma un fattore che può permetterci di crescere, di arricchire, di vedere il mondo da un'altra prospettiva. (Deanna)

Credo che sia importante dare luce a se stessi, mostrarsi come si è realmente senza mascherarsi e concentrarsi sulla propria persona, ma bisogna stare attenti a non sfociare nell'egoismo. Pensare a se stessi è tanto importante quanto pensare alla collettività: unione, speranza e coraggio sono i punti chiave per vivere tra le persone, soprattutto in un momento come quello che stiamo passando ora. (Gionata)

La terra non ha bisogno dell’uomo, ma è l’umano che ha bisogno della terra. Io non so perché l’uomo ha bisogno di questa esigenza di fare sempre di più, di esagerare e di modernizzare; io credo che a un certo punto bisogna un’attimo fermarci e riflettere capire cosa sia meglio per noi. (Marta)

È un virus e non guarda in faccia a nessuno prende chi vuole: belli, brutti , simpatici, antipatici, vecchi e giovani, ma forse è per farci capire che non esistiamo solo noi stessi come singole persone, ma esistiamo per essere uniti. (Tiziano)

lunedì 27 aprile 2020

Il valore delle piccole cose (video riflessione 3)


COMMENTI degli studenti

Un aspetto molto importante è il nostro legame con la natura che in questo periodo è stato totalmente rivalutato: si è venuti a capire che rapporto uomo-natura è molto fragile e che l’uomo si deve impegnare per mantenere in equilibrio tale rapporto. Ora che i movimenti sono limitati la natura sta ricominciando a respirare e l’uomo ha capito che molte cose prima considerate essenziali sono invece di secondo piano o addirittura superflue. Il legame più importante, dopo quello tra gli esseri umani stessi, è quello tra l’uomo e la natura che, se rispettata, è in grado di offrirci momenti indimenticabili. (Lorenzo)

Non ci vuole molto per essere felice, non servono macchine, case, soldi, perché alla fine per essere ricchi veramente bisogna fare tesoro delle esperienze che la vita ci offre; per raggiungere la felicità bisogna quindi poter essere in pace con se stessi, circondarsi di persone che ci vogliono bene e soprattutto compiere le scelte con la propria testa, sempre nel rispetto del prossimo. (Edoardo)

Le piccole cose sono quelle che, a volte, si ignorano o si sottovalutano:
l’amico che tiene il posto sul bus, la mamma che cucina, il film visto insieme alla famiglia la sera, la serata fuori con gli amici, un regalo inaspettato. Ma anche le cose più semplici come un uccellino che ti sveglia con il suo canto, il sole, la pioggia, il vivere. (Maria)

Mi sono resa conto dell'importanza delle piccole cose. Mancano le passeggiate con gli amici e con il proprio ragazzo, mancano i baci sotto le stelle, le cene di famiglia la domenica sera, gli abbracci e gli sguardi, manca ridere con le persone che ci circondavano ogni giorno, le chiacchiere e anche i litigi, manca poter andare dai nonni e ridere con loro, mancano i gesti che prima non erano importanti e ora lo sono più di qualunque altra cosa. (Elisa)

Qualche settimana fa sono andato su una collina sopra casa mia con il telescopio. In quel momento mi sono accorto di quanto appunto quelle piccole cose/gesti come un abbraccio, un pensiero, uno sguardo, un sorriso soprattutto questo, un gesto talmente piccolo ma che in realtà è di una importanza abnorme; per questo, essendo lì da solo, sono stato tutta la sera con un sorriso spiazzato in faccia a ripensare a tutti quei piccoli, ma giganti gesti. (Chris)

Ed è proprio vero che non è tanto quello che facciamo, ma l’amore che mettiamo nel farlo a rendere tutto più importante. Mi è piaciuta molto la frase finale di madre Teresa, ma voglio aggiungere un'altra citazione di Theodor Seuss Geisel: “a volte non conoscerai mai il valore di un momento, finché non diventa un ricordo”. (Camilla)

giovedì 2 aprile 2020

Sostanza dei nostri giorni... (video riflessione 2)

Commenti degli studenti
"L'amore ci può salvare e spero anche che l'ignoranza della gente possa sparire lasciando spazio alla tenerezza" (Alessia).
"Ce la faremo a superare questa situazione!!!" (Chiara)
"In momenti duri come questi bisogna mantenere la giusta calma e volersi bene l'uno all'altro..." (Alessandro).
"Restando uniti riusciremo a non buttarci giù e rimanere pieni di speranza. E' un momento utile anche per riflettere su noi stessi, rinnovando i rapporti fraterni e spalancando le porte chiuse" (Erika).
"Se abbiamo paura di confrontarci con noi stessi, come potremo mai capire qual'è il proposito di Dio per noi? Solo scontrandoci con i nostri lati oscuri, troveremo la luce, quell'amore di cui parla il video..." (Simone).
"Bisogna imparare a non nascondersi e a fare tutto ciò che ci viene dal cuore, in modo spontaneo". (Katia).
"Sono riuscita a passare  più tempo con i miei genitori. Ho compreso, in questo periodo, chi tiene veramente a me, ho ritrovato l'amore di tante persone" (Angela).
"Non potrebbe esistere una vita senza amore, senza il calore profondo dei sentimenti. L'amore fa vedere tutto con più luce, con positività, rendendo la vita più semplice..." (Amse)
"Ho iniziato a vedere questa situazione come un'opportunità per stare insieme alla famiglia e riallacciare legami con amici che non sentivo da tempo". (Leonardo)
Il video mi ha fatto ricordare una frase di Gandhi: "Il futuro dipende da cosa decidi di fare tu..." (Michel).
"Ciò che colpisce la mia anima, il mio cuore, è la consapevolezza del sapere che c'è qualcuno sopra di me, che potrebbe aiutare a cambiare le cose, ma mi sembra che stia a guardare..." (Susanna).
"Vivere in questa situazione strana ci permette di stare più a contatto con i nostri cari, mentre prima si viveva poco la famiglia. E' una bellissima occasione per non essere egoisti, aprire il nostro cuore, ritrovare l'affetto e rinnovare i rapporti un po' chiusi, senza soccombere nella tristezza" (Doris).
"Credo che sia giusto dare importanza alle piccole cose, rimanere in casa e fare la nostra parte. Ringrazio i medici che rischiano per noi. L'unica cosa è sperare, credere nelle persone che possono darci aiuto e restare con i propri cari" (Emily)
"Alla fine di tutto questo ne trarremo giovamento non economico, perché sarà un periodo di crisi, ma interiore  e personale, daremo giusta importanza a tutte le persone " (Mauro).
"Ci stiamo rendendo conto che quel "banale nemico" non è più così banale... ci sta distruggendo fisicamente e psicologicamente. Il mondo intero però si è accorto che, unendo le forze di tutti come una sola comunità, si può vincere questa battaglia. Sono convinto che questo nemico invisibile stia facendo anche del bene alla società mondiale permettendo di riscoprire la carità, la solidarietà e la fede" (Riccardo g).
"Siamo in un momento critico della nostra vita, ma bisogna sempre ricordare che: "Il problema non è il problema; il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema" - Jack Sparrow - (Riccardo n).



giovedì 26 marzo 2020

Stringimi forte... 1^ Video riflessione al tempo del coronavirus




Commenti degli studenti di una classe seconda dell'Istituto

In questo periodo c'è da pensare e  riflettere seriamente con la testa, ma soprattutto con il cuore. Rimanendo fermi, distanti l'uno dall'altro, nella solitudine, i pensieri vanno e nella nostra mente affiorano ricordi. Viviamo un periodo duro e difficile. C'è bisogno dell'aiuto reciproco  per stringerci forte come una vera squadra. Dobbiamo sperare nella luce che ci porterà ad un futuro migliore...   (Alec)

Mio nonno è in ospedale da 18 giorni sotto ossigeno, non vedo l'ora che tutto questo finisca per poterlo abbracciare forte e tornare a camminare con lui nella vigna...
Il Papa, durante la benedizione speciale in TV, ha spiegato che siamo in una tempesta e nel buio, ma Dio ci aiuterà. Adesso tutto è triste, però se abbiamo fiducia e preghiamo riusciremo a vincere questo buio e tornerà la luce... (Massimo) 

Al momento i disagi sono innumerevoli, molte cose che sottovalutavamo ora sono le cose che ci mancano di più, non abbiamo neanche più la possibilità di incontrarci, se non tramite uno schermo.
Dobbiamo restare “uniti” anche se separati, solo così potremo superare questo momento e tornare ad ammirare la luce del sole. (Riccardo b)


In questo periodo ho riflettuto molto sul mio modo di essere e ho scoperto lati negativi e altri positivi che non sapevo neanche di avere. Ho scoperto il vero dono della PAZIENZA perché è in questi momenti che l’uomo può conoscere quello che il Signore ci ha trasmesso. Spero tanto che lo squillare delle sirene cessi e ritorni il canticchio degli uccelli che esprime felicità, libertà e prosperità. (Riccardo m)

Mi sono chiesto se il mio modo di comportarmi sia sempre corretto e se affronto le cose nel modo giusto. Penso che se rimarremo distanti, ma uniti nel cuore, ce la faremo al più presto... (Filippo)

Il Coronavirus è stato un virus inaspettato perché non mi sarei mai immaginato questa situazione, così tanti morti e cosi tanti giorni di quarantena... Questo periodo, oltre ai molti lati negativi, ha anche dei lati positivi perché grazie a questa quarantena sto iniziando a studiare di più e a leggere. (Oscar)

Questo video mi ha fatto riflettere molto sulla vita, anche perché oramai siamo a casa da un mese. Sono riuscita ad avere molta pazienza e a parlare con i miei genitori. Mi mancano molto i miei amici, i compagni di classe, i miei nonni e i professori. (Giorgia)

Questo periodo di quarantena mi sta aiutando molto a riflettere sulle cose che prima consideravo scontate come andare a scuola, incontrarsi con gli amici, praticare uno sport…. Io cerco di stare tranquilla anche se non è facile: c’è la paura, la noia, la nostalgia che si fanno sentire sempre di più. Con questa situazione sono riuscita a riscoprire i veri valori della vita e non come prima che non ero mai contenta e ora rimpiango tutto ciò. Fortunatamente i morti e i contagiati stanno diminuendo e la situazione si sta placando un po’ speriamo di poter ritornare presto alla normalità.(Alice)

mercoledì 1 gennaio 2020

Mondialità, cittadinanza attiva e servizio civile

“Avevo 18 anni alla fine della Quarta Superiore, un sabato mattina, in una giornata d’inverno più o meno come questa, mentre ero a letto febbricitante, mia mamma mi sveglia e mi dice che Gianluca, un mio amico, era morto in un incidente la sera prima. Gianluca era una persona con cui condividevo varie cose, interessi, tempo, passioni... Stavo vivendo, come tutti i giovani della mia età, un periodo senza particolari problemi, molto alla superficie delle cose, non avevo grossi pensieri. Questo evento drammatico però mi ha messo molto in crisi sul senso della vita e sono affiorate le grandi domande…”
Sono le parole di Francesco Millione, operatore Caritas che ha catalizzato l’attenzione di più 200 studenti delle classi terze, quarte e quinte dell’Istituto Agrario Raineri di Piacenza, presenti in Aula Magna il 20 dicembre scorso.
Millione, laurea in geologia, qualche breve esperienza lavorativa nel settore poi, dopo alcune esperienze in Caritas, la decisione di dedicarsi esclusivamente al servizio sociale:
“Sono passato dalle rocce alle persone! Ora mi occupo - aggiunge Francesco - di progetti fuori dall'Italia in contesti di emergenza, in paesi in via di sviluppo, in situazioni di conflitti e in Italia con proposte di avvicinamento al volontariato, soprattutto per i giovani fra cui l’esperienza del servizio civile”.
Dal momento della morte del suo amico, per il geologo Millione, sono affiorate tutte le domande possibili:
“La vita può sparire in un attimo, in un secondo… Tutto ciò - ha affermato Francesco - mi ha fatto andare molto in crisi e da allora mi sono interrogato sempre di più sull'esistenza e quell'episodio triste e doloroso è stato come una seconda nascita. Mi sono chiesto come rendere la mia vita più significativa e cosa posso fare per questo mondo?”
La riflessione dell’operatore Caritas, proposta ai giovani del Raineri, è partita dalla sua esperienza di servizio civile presso la casa accoglienza malati AIDS della Pellegrina, dove Francesco ha affermato di avere avuto molti pregiudizi su quelle persone. Però grazie al contatto diretto con questi malati, Millione ha rivisto le sue posizioni capendo che certe situazioni ti possono capitare addosso e lui ha avuto la fortuna di fare altre scelte. “Si fa presto a fare degli errori - ha aggiunto - che ti porti dietro tutta la vita. Alla Pellegrina ho visto molti giovani morire e questo mi ha fatto nascere altre domande…”

Alla fine del millennio precedente, tra il 1999 e il 2000, si parlava molto della cancellazione del debito estero, personaggi della musica come Bono degli U2 e Jovanotti, ma anche lo stesso Papa Giovanni Paolo II smuovevano l’opinione pubblica, in vista del giubileo del 2000, perché si facesse un grande gesto di misericordia cancellando il debito estero dei paesi poveri. Tutto ciò ha incuriosito molto Francesco e in qualche modo ha condizionato le scelte che ha fatto successivamente con esperienze di servizio fuori dall'Italia in zone problematiche come il Congo, in un contesto di guerra.
“Siamo in una situazione mondiale molto complessa - ha affermato Millione - negli ultimi due secoli in realtà l’umanità ha fatto dei passi in avanti notevoli. Dal 1820 al 2015 la povertà estrema, a livello globale, è diminuita enormemente. Se prima era il 94 % della popolazione mondiale impossibilitata ad accedere ai servizi primari, come casa, cibo e cure mediche fondamentali, ora è solo il 10 %. Ci sono stati dei grossi passi in avanti, ma c’è ancora tanto da fare…”
Alla fine della seconda Guerra Mondiale sono sorte le Nazioni Unite, una forma di governo mondiale che lavora per dare un equilibrio, una giustizia a livello mondiale.
La realtà è che, secondo Millione, siamo un po’ lontani da questi sogni…
Si parla di giustizia economica, di diritto ad una equa ripartizione delle risorse, ad un livello di vita adeguato per ogni famiglia.
Cosa è successo, dopo la costituzione dell’ONU? Alcuni paesi sono cresciuti molto nel PIL come gli Stati Uniti e l’Europa, ma la stragrande maggioranza no.
L’operatore Caritas ha snocciolato alcuni dati che fanno riflettere:
“Nel 1985, il 10 % più ricco della popolazione è cresciuto di oltre il 100%, cioè ha raddoppiato le proprie ricchezze nel giro di 15 anni, mentre il 90% è rimasto fermo. Sono i paesi del terzo mondo, alcuni dicono che se la sono voluta, che vogliono rimanere poveri, non fanno niente per crescere…”
Ma come è possibile che 67 persone miliardarie nel mondo possiedano il 50 % della ricchezza globale? Si è domandato Francesco Millione, da una parte 67 persone e dall’altra 7 miliardi, sono dati che scandalizzano. L’1% della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza del rimanente 99%, è un dato del Credit Suisse del 2017. Allora la giustizia economica dove sta?

Partendo da questi interrogativi l’operatore Caritas ha proposto, ai giovani del Raineri, una cittadinanza attiva che vuol dire prendere consapevolezza di avere un ruolo significativo in una dimensione territoriale (qui) e temporale (ora). Ragionare e agire in termini di comunità, di bene comune e di sostenibilità.
L’invito di Millione, rivolto agli studenti, è quello di attivarsi, di caricarsi dei problemi del mondo con coraggio, fiducia, apertura, passione, indignazione e rispetto.
Molte sono le possibilità di scelte di volontariato nel nostro territorio presentate dall'operatore Caritas. Infine la proposta del Servizio Civile Universale con vari settori di intervento che vanno dall'assistenza verso le persone più deboli, alla protezione civile, ambientale e del patrimonio storico e artistico, dalla educazione e promozione della pace, dei diritti alla agricoltura sociale, alla biodiversità e ad esperienze all'estero.
Il servizio civile consiste in 25 ore di lavoro socialmente utili, settimanali, per 12 mesi, retribuite da un contributo spese di 440 euro al mese. Consente di avere una formazione, certificazioni di competenze spendibili nel modo del lavoro e riconoscimento di crediti formativi.