Un film che suscita numerose reazioni e riflessioni.
Rischiare ogni cosa nel nome della libertà?
“La felicità è in tutto ciò che ti circonda e per
raggiungerla devo isolarmi in essa” dice nel film Chris, il giovane protagonista,
deciso a spingere la propria ricerca oltre il limite consentito dalla natura
più selvaggia.
Ecco alcune considerazioni di ragazzi di terza e quarta
dell’Istituto Raineri di Piacenza che esprimono vari punti di vista.
Per Alessia:
“Una storia che parte da un vicenda vera. Vuole sottolineare
fin dove ci si può spingere nella ricerca della libertà”.
Jennifer:
“Capisco la reazione di Chris nei confronti di una famiglia
perbenista, dove il padre nasconde la verità al figlio sui figli fuori dal
matrimonio”.
Paola:
“Considero l’esperienza di Chris un viaggio per ritrovare se
stessi nella natura”.
Giada:
“Una scelta coraggiosa che suscita fascino”
Edoardo:
“Una scelta estrema che però non condivido, molto esagerata.
E’ triste anche l’allontanamento dalla famiglia”.
Lorenzo invece:
“Anche a me piacerebbe stare solo ed uscire dalla realtà
entrando in un mondo dove nessuna giudica le mie cose”.
Matteo:
“Capisco le motivazioni di Chris soprattutto quella di
liberarsi dai beni materiali, ma da soli è impossibile vivere”.
Tommaso:
“Il mondo non gli dava soddisfazioni, il protagonista ha
voluto vivere nell’essenzialità. E’ stata però una sfida, una lotta per
mettersi alla prova”.
Marco:
“Sia il film che il romanzo sono stati un passaggio fondamentale
anche per la mia riflessione personale.
Chris, per la sua scelta estrema, è da me ammirato anche se
non condivido pienamente il suo agire.
Giacomo:
Mi ha affascinato l’abbandonare tutto di Chris. La sua
scelta di vivere una vita diversa da quello che fa la normalità della gente. Ha
cercato di capire se la felicità poteva costruirsela da solo, ma non c’è
riuscito.
Mentre Andrea:
Non sono d’accordo sulla sua scelta, non ho capito il senso
di tutto questo…
Attendiamo altri commenti….
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