Gerusalemme è la mia casa,
guidami,
portami con te
non lasciarmi qui
Gerusalemme è la mia casa
guidami,
portami con te,
non lasciarmi qui
Il mio posto non è qui,
il mio Regno non è qui
guidami
portami con te
il mio posto non è qui
il mio Regno non è qui
guidami
guidami
guidami
portami con te.
Ma perché piace così tanto il brano Jerusalema?
Ha ottenuto un successo incredibile e probabilmente inaspettato la canzone scritta dal musicista e produttore africano Master KG, con il feat della cantante Nomcebo.
Prima di diventare quello che comunemente definiamo tormentone, la canzone nasce come un brano gospel dal sound moderno, un inno di salvezza e speranza. Si canta la lotta alla sopravvivenza in una terra difficile come Gerusalemme, ma anche nel mondo intero, oggi ancora in piena pandemia. Un tormentone anomalo che non è spinto da case discografiche o radio, ma che si è affermato liberamente, secondo il gusto dalle persone e chiaramente con l’aiuto dei social media.
La canzone è una preghiera a Dio, un'invocazione a portarlo con sé: "Gerusalemme è la mia casa, guidami, portami con te non lasciarmi qui – canta Master KG -. Il mio posto non è qui, il mio Regno non è qui, guidami, portami con te".
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