S.Antonino, bronzo di S. Brizzolesi |
Nel III
secolo D.C. il politeismo non era più in grado di soddisfare la popolazione, la
presenza di troppi dei non dava sollievo o risposte alle inquietudini degli
uomini, che preferivano rifugiarsi in religioni che privilegiavano una sola
entità superiore su tutte le altre:
-
Cristianesimo
- Culti del dio
Mitra, Iside e altri.
Sviluppo del Cristianesimo e persecuzioni
Il
cristianesimo propose un'idea di unità religiosa del genere umano visto e
concepito come un'unica grande famiglia composta da figli di un unico Dio,
senza distinzioni di razza, di ceto e quindi di categoria.
Apparso con
Cristo, e dunque sviluppatosi nel I secolo D.C., il cristianesimo divenne nel
giro di un paio di secoli una religione di una certa importanza.
La gerarchia
della Chiesa iniziò a svilupparsi intorno al III secolo D.C, con forme in parte
sopravvissute fino ai nostri giorni. (Diocesi, Vescovo, sacerdoti e diaconi)
Non si può
comunque dire che la religione Cristiana trovò terreno fertile per svilupparsi
e crescere in modo pacifico, fu osteggiata dagli altri gruppi religiosi,
additata come nemica dell'impero e, di conseguenza, bandita.
Nel 303,
sotto l'impero di Diocleziano, si assistette ad una delle persecuzioni più sanguinarie: Diocleziano aveva imposto a tutti i
sudditi il dovere di adorarlo come un dio, e di celebrarlo attraverso un rito
pagano che consisteva nel gettare una manciata di incenso nel fuoco, recitando
una preghiera.
Molti
cristiani si piegarono a questo gesto ma, una frangia di cristiani
particolarmente ferventi rifiutarono di eseguirlo, preferendo la morte.
S.Antonino
È difficile
ricostruirne con precisione le vicende e la morte.
Secondo la
tradizione era un legionario romano, convertitosi al cristianesimo, che subì il
martirio il 4 luglio del 303, nei pressi di Travo. Questa data però è basata su
ipotesi e congetture, non completamente suffragate da fonti storiche.
Le Fonti storiche
Di Antonino
si ha un prima citazione nel “De laude sanctorum” di San Vittricio, vescovo di
Rouen.
Dove, nel
ringraziare sant’Ambrogio per l’invio di alcune reliquie di martiri cristiani,
il Vescovo di Rouen, nel suo discorso sull’importanza dei Santi Martiri, nomina,
tra gli altri, Antonino come protettore di Piacenza “curat Placentiae
Antoninus”.
Il testo è databile intorno al 395.
La
principale fonte è però “l’Inventio Corporis Sancti Antonini Martyris”,
comunemente detta “Inventio”, ovverosia il resoconto della miracolosa scoperta
delle spoglie del Santo ad opera di San Savino, vescovo di Piacenza alla fine
del IV secolo.
Si tratta
del documento storico più antico è un
breve racconto del ritrovamento dei resti mortali del santo, probabilmente il 13 novembre del 388.
I resti
si trovavano in un ipogeo, su cui in seguito fu edificata l'attuale chiesa di
S.Maria in Cortina, e vennero traslati nella basilica Vittoriana, oggi dedicata
al patrono.
Nel testo si accenna agli anni di servizio militare, ma nulla si
dice sulla data della morte.
Le Vite del Santo
Le notizie
carenti furono ampliate a partire dall’anno 1000 e bisognerà aspettare fino al
1603 per avere una prima organica opera della Vita di S. Antonino pubblicata
dal Canonico piacentino Pier Maria Campi.
Un’opera che
accoglie in maniera acritica storie e particolari leggendarie che la tradizione
aveva elaborato.
Mentre Cristoforo
Poggiali (Piacenza, 1721- 1811), bibliotecario erudito ed ecclesiastico,
sfrondò la Storia del Santo di tutte le leggende.
Del 1878 abbiamo un altro studio di
Gaetano Tononi fino ad arrivare al lavoro del 1986 di Michele Tosi che ha espresso una
storia più veritiera di Antonino restituendola alla primitiva identità.
Riassumendo i dati significativi della vi
Le tappe più significative della vicenda di S. Antonino
Riassumendo queste sono le date più importanti, secondo l'agile libretto su Antonino di Gaia Corrao pubblicato da "Il nuovo giornale" della diocesi Piacenza-Bobbio nel 2005.
Riassumendo i dati significativi della vi
Le tappe più significative della vicenda di S. Antonino
Riassumendo queste sono le date più importanti, secondo l'agile libretto su Antonino di Gaia Corrao pubblicato da "Il nuovo giornale" della diocesi Piacenza-Bobbio nel 2005.
270 Nasce
secondo la tradizione a Piacenza o ad Apamea di Siria, da famiglia nobile e
cristiana.
303 Subisce il martirio a Piacenza nel corso
della durissima persecuzione contro i cristiani operata dagli imperatori
Massimiano e Diocleziano.
388 Le ossa e il corpo decapitato di
Antonino martire vengono rinvenute dal vescovo di Piacenza Savino, avvertito in
sogno circa il luogo della sepoltura del martire. Con una solenne cerimonia, le
sacre reliquie vengono traslate nella vicina chiesa di S.Vittore ora Basilica
di S.Antonino.
1615 Solenne riconoscimento delle ossa dei
Santi Antonino e Vittore ad opera del vescovo di Piacenza Rangoni.
1878-79 Il
beato Giovanni Battista Scalabrini, vescovo di Piacenza, procede ad un’ultima e
accurata ricognizione delle reliquie di Sant’Antonino.
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